In un futuro ormai poco lontano in cui si prevede uno stravolgimento nel modo di lavorare, dove tecnologia e homeworking sono i sostenitori del cambiamento, le aziende sono chiamate ad investire sulla formazione del proprio personale per soddisfare le nuove esigenze lavorative.
Tra questi si prevede un grande investimento sullo sviluppo delle Soft Skills, o competenze trasversali, dei propri collaboratori.
PERCHÉ LE SOFT SKILLS SONO COSÌ IMPORTANTI
Le Soft Skills sono preziose poiché mirano a sviluppare le competenze relazionali, comunicative e cognitive in modo da permettere ai collaboratori di performare in modo efficace sia tra di loro che con i clienti dell’azienda.
In un contesto lavorativo in pieno cambiamento, in cui le relazioni si costruiscono sempre di più attraverso uno schermo di un computer, le persone hanno bisogno di comprendere come comunicare e relazionarsi in modo efficace, anche senza avvalersi di tutti quei richiami non verbali che si possono adottare in una comunicazione ordinaria.
Le formazioni sulle Soft Skills consentono quindi alle aziende di rimanere competitive in un contesto storico rapida evoluzione e in cui la concorrenza, soprattutto per alcuni settori, è in forte crescita. Investiresull’intelligenza sociale ed emozionale delle proprie risorse non è più per cui una scelta, ma è diventata una necessità.
LE COMPETENZE TRASVERSALI PIÙ RICHIESTE IN FUTURO
Secondo un’indagine condotta da LinkedIn su 5’000 professionisti nel mondo delle risorse umane, tra le tendenze che influenzeranno il mondo del lavoro all’interno delle aziende nei prossimi anni, le Soft Skills saranno determinanti per il 91% degli intervistati.
Tra queste, nel 2019 sono state: creatività, persuasione, collaborazione, adattabilità e gestione del tempo.
Rafforzare le Soft Skills rappresenta dunque uno dei migliori investimenti per la carriera di una risorsa e la crescita aziendale. L’avvento dell’era digitale, con la diffusione dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, sta solo accelerando l’importanza delle competenze trasversali, dato che sono proprio quelle competenze che i robot non possono acquisire.
Il WEF, World Economic Forum, invece, ha indicato le 10 Soft Skills più richieste a partire dal 2020:
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- Capacità di problem solving;
- Pensiero critico (capacità di interpretare e vagliare l’importanza delle informazioni);
- Creatività;
- People management (capacità di gestire un team, motivandone i membri);
- Capacità di lavorare in gruppo;
- Intelligenza emotiva (capacità empatica di riconoscere, capire e interpretare le emozioni altrui);
- Decision making (capacità di decidere in autonomia dopo aver ascoltato tutti);
- Service orientation (capacità di essere utile, premuroso, attento e collaborativo);
- Negoziazione (per creare benessere economico e relazionale);
- Flessibilità cognitiva (capacità di mettere in atto comportamenti diversi in base a contesti e problemi che cambiano).